mercoledì 11 giugno 2008

"Foedera sunt ponenda prius signandaque iura \ et scribenda mihi lex in amore novo"

Strano come, più mi allontano dal Classico, più cresce la mia passione per i Classici.

Sono stata in biblioteca tutto il giorno a preparare l'esame di Literatura Latina.

Tra i libri in bibliografia ce n'è uno in cinque immensi volumi che raccoglie saggi dei più grandi studiosi italiani in materia, e che spazia su un'infinità di temi.
E mi capita spesso di soffermarmi a leggere anche capitoli che magari non mi sevirebbero per questo esame specifico, ma che mi catturano e mi ammaliano...
Poi mi riprendo, perchè temo di perdere tempo.

Eppure, resterei delle giornate intere a leggere come un singolo carmen di Catullo possa mettere in crisi tutta la critica letteraria dall'antichità ai nostri giorni per il solo fatto di non sapere esattamente in che genere classificarlo...
A leggere cosa pensavano Petrarca e successivamente i Romantici a proposito della poetica di Properzio... o che non avremmo "Le Metamorfosi" di Apuleio se Boccaccio non le avesse pescate abbandonate con una pila di libri nel monastero di Montecassino...
O come la damnatio memoriae che subì la figura di Gallo ci impedisce ora di leggere l'opera (andata completamente perduta) di colui che pose le basi dell'Elegia Latina... (e di cui la maggior parte della gente non hai mai sentito neppure il nome)...

Continuo a rendermi conto che ogni scritto del mondo occidentale deriva sempre e comunque (anche se a volte magari inconsapevolmente) dalla cultura e letteratura greco-romana.
Studio la nascita e lo sviluppo dell'Elegia, della Lirica, del Poema Didascalico... del Romanzo persino, tanto caro a noi oggi, tanto poco considerato dagli antichi Romani che non avevano neppure stabilito un termine preciso con cui definirlo, e che infatti lo chiamvano di volta in volta fabula (se completamente di fantasia), historia (se vero) oppure argumentum (se verossimile).

Scopro invece che la lingua spagnola non possiede, al contrario delle altre ligue romanze, un termine per distinguere il Romanzo dalla Novella: esiste il termine Novela, che però li descrive tutti e due.

E che anche le nostre commediole romantiche (scritte o al cinema), ricche di traversie e sentimentalismi, altro non sono che una trasposizione un po' più moderna dei romanzi tardo-ellenistici, che per l'appunto narravano solitamente le vicende di una coppia di innamorati costretti ad affontare mille complicazioni per poi riunirsi felici alla fine di tutto.

Mi rendo conto che senza conoscere davvero il passato, in qualunque campo, non siamo davvero consapevoli del nostro presente. Che ogni singola cosa, anche la più piccola deriva completamente (e non può essere altrimenti) da coloro che hanno posto le basi di tutto il nostro mondo.
Che non ci sono idee nuove... ci sono solo sviluppi di idee già poste...

E che non solo ci siano persone che ignorano queste cose (a volte, ahimè, per causa di forza maggiore) ma ce ne sono alcune che non si preoccupano nemmeno di interessarsene.

E che è giustissimo dare ampio spazio agli studi scientifici, ingegneristici, economici... ma non ci si rende conto che anche queste branche dello studio derivano fondamentalmente da quella che era la cultura antica.

E mi sembra quasi ridicolo che l'Italia sia rimasta l'unico paese del mondo in cui esistano scuole superiori che trattino ambiti classici.



"La letteratura latina si pone come mediatrice fra la grande esperienza greca e la cultura moderna.
In questa prospettiva si può ben dire che quella latina è la più antica cultura moderna, o viceversa la più moderna delle culture antiche, e in questo senso riveste grande valore storico il fatto che fino a pochi secoli or sono in latino furono scritte alcune delle opere più significative del rinnovamento della filosofia e delle scienze moderne, dal "Sidereus Nuncius" di Galileo (1610) all' "Ethica" di Spinoza (1675), dai "Principia Mathematica" di Newton (1687) ai "Fundamenta Botanica" di Linneo (1736)."


(Mario Geymonat)


venerdì 30 maggio 2008

Cena de despedida...

Appena tornata da una cena de despedida...
Emily se ne parte sabato mattina...

cena a casa di Silvia e Flavia, a base dei 2 kili di piadine portate l'ultima volta da Rimini... complimenti da parte di tutti...

Con Fla come ottima aiuto-cocinera che farcisce le piade che io "sforno"... Davide taglia il salame, ma più che altro stappa bottiglie di vino (e se le beve)... secondo turno al salame e formaggio tocca a Francesco, con l'impagabile assistente nonché ragazza, Stefania (che a me fa tanto strano chiamare "Ste")... Silvia ride, ride sempre, è tanto bella per questo... Andrea, la coinquilina colombiana delle ragazze, ha la puzza sotto il naso, fa la faccia schifata e sbuffa per il casino, poi se ne va a dormire... Tom continua imperterrito nel suo intento di imparare l'italiano, e fa quasi più fatica a parlare l'inglese (sua lingua madre) che lo spagnolo, ha uno spagnolo perfetto, me encanta... Abby si lamenta perchè parliamo troppo italiano e lei spesso non capisce, ma poi ride gioca e scherza con tutti, come sempre... Emily se ne parte... mancano Giordana e Maria Luisa, a casa sommerse dallo studio, nn sono riuscite neppure a ritagliarsi la serata... Elèni ovviamente ha letto tardi il mio messaggio, e dunque mi ha risposto alle 11: "he perdido cena italiana :("...

Tra una piada e l'altra, tra un bicchiere di vino e l'altro, e tutta l'insalatona che è rimasta lì, si finisce a cantare canzoni d'infanzia... passando da "La fiera dell'est" all' "Anaconda è un serpente, che si avvolge lentamente.." a "C'era un cocomero tondo tondo.." per arrivare a "La macchina del capo ha un buco nella gomma.."
Abby e Carlos ci guardano allibiti...

Emily se ne parte...

Io parlo degli Scouts... anche Flavia è stata negli Scouts, ma poi il gruppo ha chiuso e quindi lei non è mai neppure passata in Reparto...

Davide sta sempre alla finestra a fumare... "abbiamo perso il posacenere"... le mollette sulla finestra (?!), ogni volta che passo le faccio cadere, oppure per lo meno ci appoggio o gomiti sopra...
Riesco a rovesciare il vino qualcosa come tre volte di seguito... una delle quali il bicchiere era nelle mani di Davide, e non si sa come ho fatto... sbaglio pure bicchiere e bevo da quello di Francesco... mah... no pasa nada...

Emily se ne parte...

Ridiamo tanto è vero... poi arriva la mezzanotte... ed è il momento che Emily se ne vada, deve ancora salutare un suo conquilino...
Strana la prima partenza...
La rivedremo è vero, e poi io la rivedrò quasi certamente a Bologna da settembre... però... è la prima partenza... e da l'idea che tutto stia davvero per finire... manca ancora quasi un mese in effetti... mancano solo una paio di week end in effetti...

Elèni nel messaggio mi dice inoltre che domani andiamo a bere qualcosa con Thomaì, una delle ragazze greche, per salutarla... anche lei se ne va...
Due partenze in pochissimi giorni... e non è nemmeno iniziato giugno...
Emily se ne parte...
Thomaì se ne parte...

Qualcun'altro invece che tornare, se ne va in altri paesi... due ragazze spagnole che ho conosciuto vengono in Erasmus a Bologna l'anno prossimo...
e' proprio vero, l'Erasmus è contagioso... e da una parte, sembra che non finisca mai... perchè ogni volta che qualcuno deve tornare, qualcun'altro parte o sta per partire, per cominciare il suo di Erasmus...

Ora che sta per finire, mi sembra quasi che sia appena iniziato... e mi duole da morire non essere arrivata a settembre... mi sembra di essere a metà, solo a metà... di non aver visto tanti luoghi e non aver fatto ancora tante cose... mi da l'idea di rimanere a metà...

lunedì 19 maggio 2008

Verranno a chiederti del nostro amore

"Quando in anticipo sul tuo stupore
verranno a crederti del nostro amore
a quella gente consumata nel farsi dar retta
un amore così lungo
tu non darglielo in fretta

non spalancare le labbra ad un ingorgo di parole
le tue labbra così frenate nelle fantasie dell'amore
dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei "sempre"
nell'ipocrisia dei "mai"

non sono riuscito a cambiarti
non mi hai cambiato lo sai.

E dietro ai microfoni porteranno uno specchio
per farti più bella e pesarmi già vecchio
tu regalagli un trucco che con me non portavi
e loro si stupiranno
che tu non mi bastavi,

digli pure che il potere io l'ho scagliato dalle mani
dove l'amore non era adulto e ti lasciavo graffi sui seni
per ritornare dopo l'amore
alle carenze dell'amore
era facile ormai

non sei riuscita a cambiarmi
non ti ho cambiata lo sai.

Digli che i tuoi occhi me li han ridati sempre
come fiori regalati a maggio e restituiti in novembre
i tuoi occhi come vuoti a rendere per chi ti ha dato lavoro
i tuoi occhi assunti da tre anni
i tuoi occhi per loro,

ormai buoni per setacciare spiagge con la scusa del corallo
o per buttarsi in un cinema con una pietra al collo
e troppo stanchi per non vergognarsi
di confessarlo nei miei
proprio identici ai tuoi

sono riusciti a cambiarci
ci son riusciti lo sai.

Ma senza che gli altri non ne sappiano niente
dirmi senza un programma dimmi come ci si sente
continuerai ad ammirarti tanto da volerti portare al dito
farai l'amore per amore
o per avercelo garantito,

andrai a vivere con Alice che si fa il whisky distillando fiori
o con un Casanova che ti promette di presentarti ai genitori
o resterai più semplicemente
dove un attimo vale un altro
senza chiederti come mai,

continuerai a farti scegliere
o finalmente sceglierai."



lunedì 12 maggio 2008

Niente da capire...

"Le stelle sono tante, milioni di milioni,
la luce dei lampioni si confonde con la strada lucida.
Seduto o non seduto, faccio sempre la mia parte,
con l'anima in riserva e il cuore che non parte.
Però Giovanna io me la ricordo ma è un ricordo che vale dieci lire.
E non c'è niente da capire.

Mia moglie ha molti uomini,
ognuno è una scommessa perduta ogni mattina nello specchio del caffè.
Io amo le sue rughe ma lei non lo capisce,
ha un cuore da fornaio e forse mi tradisce,
però Giovanna è stata la migliore,
faceva dei giochetti da impazzire.
E non c'è niente da capire.

Se tu fossi di ghiaccio ed io fossi di neve,
che freddo amore mio, pensaci bene a far l'amore.
È giusto quel che dici ma i tuoi calci fanno male,
io non ti invidio niente,
non ho niente di speciale.
Ma se i tuoi occhi fossero ciliege io non ci troverei niente da dire.
E non c'è niente da capire.

È troppo tempo amore che noi giochiamo a scacchi,
mi dicono che stai vincendo e ridono
da matti, ma io non lo sapevo che era una partita,
posso dartela vinta e tenermi la mia vita.
Però se un giorno tornerai da queste parti,
riportami i miei occhi e il tuo fucile.
E non c'è niente da capire."



giovedì 8 maggio 2008

Un buen regreso

Strano ma vero, in definitiva tornare qua fa piacere... (a esclusione delle 12 ore di viaggio, accidenti anche ai voli "love cost" che non arrivano a Bologna!)
Ho ancora una volta appurato che sono intollerante agli aerei. Non che abbia paura (anche se con gli atterraggi sempre un po' di fortuna della Ryanair ci si caga un pochino sotto...) ma è che tra check-in, imbargo e le varie cacchiatine si perde un botto di tempo... e alla fine si sta pure di uno scomodo atroce! uff...
Secondo voi quanto ci vorrebbe ad arrivare in Spagna con il treno?
Inoltre questa volta la Ryanair mi ha estorto altri 30€ (!!) per un surplus di 2kili di bagaglio... i 2kili dei 4 pacchi di piade che (insieme a 1\2 kilo di parmigiano, 4 yogurt, e 8 vasetti di sugo di carciofi) da Rimini sono arrivate integri a Madrid... ma mica potevo lasciarle all'aeroporto di Roma!! (sacre santissime piadine).

Dopo aver riacquisito alcuni modus dicendi dialettali (eh, quanto ci vuole poco) e una "esse" mostruosamente orribile, me ne sono tornata ieri all'Università a prendemi le prese in giro di tutti i romani. L'unica è riacquisire allora i modus dicendi romani. Niente di più facile, in un giorno e mezzo che sono qua ci sono già riuscita. :D
Impossibile inoltre abbandonare le parole spagnole più comuni. Il gracias è d'obbligo (anche la mattina alla stazione di Roma quando ti offrono il City italiano). Il perdona al posto di scusa e il vale al posto di ok si dicono anche alla cameriera che in pizzeria ha sbagliato a portarti la pizza.

Qua Esperanza se n'è partita, è andata a lavorare in un'altra città.

Ma la novità più grossa è che Berenice e Lissette (le altre due coinquiline) si sono lasciate, e ora anche Liss se ne andrà. Lo siento per loro.

Cominciano intanto i preparativi per Ibiza. Domani andiamo in centro a comprare la roba che ci manca (come ad esempio il telo da bagno che io da brava sveglia non ho portato dall'Italia) e qualcosa di "piratesco" da indossare alla festa Erasmus di domani sera, che si svolgerà appunto in tema di pirati.

Entretanto, in tutto questo, io e Stefano andiamo meravigliosamente d'accordo e stiamo così bene che ci pare di essere nella cosiddetta "fase morbosa" del nostro rapporto, da piccioncini cretini e felicissimi quali siamo ora. :P
Sarà la distanza..?
Dicono che l'Erasmus o mette in crisi i rapporti o li rafforza.
La mia amica Silvia si è lasciata, noi per ora ci rafforziamo.
Sono contenta... tanto tanto...


Cose di oggi:
per la prima volta ho sbagliato a scendere dalla metro, nel senso che mi sono accorta tardi che avevo già passato la fermata dove dovevo scendere e sono dovuta tornare indietro. Ma in tutto questo, nel piccolo pezzo per riportarmi sul mio itinerario, mi è successa una cosa bellissima.
Io ero in piedi vicino alla porta che stavo leggendo, e quando ho alzato gli occhi per spostare la borsa un signore che stava scendendo mi ha sorriso e mi ha detto: "un buen libro, muy precioso de verdad" e se n'è andato. Io ho fatto appena in tempo sorridergli e digli a mala pena: "si, lo se... gracias".
E' "Cien anos de soledad" di Garcìa Maquez.
Queste sciocchezzuole mi rendono per un istante la persona più felice della Terra.
Che meraviglia...

E poi...
Volevo fotografare una serie di quattro posti in metro in cui erano sedute quattro persone e tutte quante stavano leggendo. Qua tantissimi leggono in metro o in treno.

Ho comprato un kilo di un pesce che non so che pesce è, ma era in offerta ed è pure buono!

Infine, ho insegnato alle sorelle di Liss (due ninas di 10 anni) una parola in "italiano": paciughino... eh, mi avevano chiesto cosa stavo cucinando.

Un muy buen regreso!

lunedì 28 aprile 2008

Rimini...




"Teresa ha gli occhi secchi
guarda verso il mare
per lei figlia di pirati
penso che sia normale

Teresa parla poco
ha labbra screpolate
mi indica un amore perso
a Rimini d'estate.

Lei dice bruciato in piazza
dalla santa inquisizione
forse perduto a Cuba
nella rivoluzione

o nel porto di New York
nella caccia alle streghe
oppure in nessun posto
ma nessuno le crede.

Rimini, Rimini....

E Colombo la chiama
dalla sua portantina
lei gli toglie le manette ai polsi
gli rimbocca le lenzuola

"Per un triste Re Cattolico - le dice -
ho inventato un regno
e lui lo ha macellato
su di una croce di legno.

E due errori ho commesso
due errori di saggezza
abortire l'America
e poi guardarla con dolcezza

ma voi che siete uomini
sotto il vento e le vele
non regalate terre promesse
a chi non le mantiene ".

Rimini, Rimini....

Ora Teresa è all'Harrys' Bar
guarda verso il mare
per lei figlia di droghieri
penso che sia normale

porta una lametta al collo
è vecchia di cent'anni
di lei ho saputo poco
ma sembra non inganni.

"E un errore ho commesso - dice -
un errore di saggezza
abortire il figlio del bagnino
e poi guardarlo con dolcezza

ma voi che siete a Rimini
tra i gelati e le bandiere
non fate più scommesse
sulla figlia del droghiere."

Rimini, Rimini, Rimini...."

venerdì 25 aprile 2008

Un po' giù....

Sono un po' giù....
Tutto non è come io avevo pensato che sarebbe stato...
Ogni volta che leggo il blog della Mary, così pieno di persone, di posti, di aneddoti... provo un po' di invidia...

Lei ha conosciuto gente di tutto il mondo, e ora si ritrova ad avere amici in giro per mille paesi... qua sono tutti italiani, e la maggior parte sono odiosi... il tipico ragazzo italiano (di Roma ovviamente) è qua fondamentalmente solo per scopare e se, come me (grazie a dio, aggiungerei) non sei appetibile, non ti prendono nemmeno in considerazione, non esisti, l'amicizia non è una cosa concepibile.
Ma più che altro mi sto rendendo sempre più conto che si, conosci un sacco di gente... ma gente rimane... gente che incontri fuori dai vari corsi e che magari ti saluta, gente con la quale puoi uscire una sera o due e magari si, ti diverti anche... ma non diventano e non diventeranno Amici...
A parte quelle due o tre persone (italiane ovviamente) con le quali ci si trova davvero bene, io mi sto rendendo conto che per il resto... non abbiamo amici.
L'esempio lampante è che questo week-end quelle quattro persone (Giordana compresa) se ne sono andate a passare qualche giorno a Valencia (io non sono andata perchè martedì me ne torno a casa, e oltre e non aver voglia di fare tutto di fretta, non ho ulteriori soldi da spendere) e io mi ritrovo a non sapere chi chiamare per uscire.
Anche Elèni (la ragazza greca) ora ha il moroso qua e poi ultimamente non la vediamo mai perchè esce tutte le notti e poi va a finire che dorme tutti i giorni fino alle 5 del pomeriggio...

L'altro giorno poi ho discusso con una professoressa, che mi ha trattato come un'idiota e si è rifiutata di farmi fare un trabajo che io non avevo capito di dover fare...
Dio che nervi, sembra di essere alle superiori, in cui devi consegnare i compitini e dar conto di tutto quello che fai, però poi quando gli fa comodo sembra che "no adesso sei all'università, sei grande, te la devi cavare da solo"... in sostanza arrangiati! Alle volte sembra che la gentilezza gliel'abbiano estirpata.
Che sistema del cacchio...

Non lo so, sono un po' giù...
Ho una gran voglia di tornarmene a casa, e non va bene...
Con le mie coniquiline non ho un gran rapporto... io vorrei vivere con studenti, cavolo!! E non con una coppietta del cavolo che ti ride alle spalle appena giri il culo!

Boh, sono un po' delusa... e un po' tanto invidiosa della Mary a cui è andato tutto da Dio, ha incontrato gente che valeva la pena, ride sempre...
Non lo so...

Scusate lo sfogo...
Forse sono solo una malinconica isterica esaurita e che guarda solo il lato negativo delle cose, come dice Ste... forse ha ragione lui...

martedì 22 aprile 2008

Os echo de meno....

Es un poco tarde, lo se... y dentro de algunos minutos iré a dormir, porque tengo que levantarme temprano manana...

Querìa solo saludar todos, decir que estoy viva y que pero en esto periodo tengo mucho que hacer (universidad, trabajos, presentaciones, organizaciònes, piscina...) y muy poco tempo para escribir (también porque no hay mucho que contar)...

Querìa ademàs senalar un blog muy interesante: www.italianiamadrid.it
es el blog de algunos chicos que hemos conocidos y que viven aquì de algunos anos, lleno de muchas curisidades sobre Madrid.
(seguro màs interesante de esto en el cual hablo solo de mi!!) :P
Vais a verlo si quereis...

Perdoname también si no hay recién fotos, pero no se porque he tenido algunos problemas con esto rollo de blog, y no me las hace poner... (uffa!!)

Y.... dentro de una semana estaré a casa, en Rimini... os echo de meno, de verdad... estoy muy feliz de volver por un poco...


PS: si he hecho algunos errores con los verbos (escribir es màs dificil que hablar!) y hay alguien que sabe el espanol mejor que mi (Marianna y Giordana por ejemplo) por favor lo dican a mi en privado y no en los comentarios asì puedo corregirlos sin hacer figuras de mierda! Gracias!! :D


Muchos besos a todos...

(y si no entendeis algo, preguntadmelo vale??)

martedì 15 aprile 2008

Viva l'Italia....

"Viva l'Italia,
l'Italia liberata,
l'Italia del valzer,
e l'Italia del caffè.
L'Italia derubata
e colpita al cuore,
viva l'Italia,
l'Italia che non muore.

Viva l'Italia,
presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia,
l'Italia che non ha paura.

Viva l'Italia,
l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata
e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia,
l'Italia tutta intera.

Viva l'Italia,
l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera,
l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia,
l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia,
l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere,
l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia,
l'Italia che resiste."









"Chi sono questi Italiani che ci hanno riconsegnato nelle mani di gente disonesta?
Sono disonesti o sprovveduti? Ma cosi' tanti...?"

venerdì 11 aprile 2008

Italia parece resignada al regreso de Berlusconi

Las ultimas encuestas dan la victoria en las elecciones al ex primer ministro.
Veltroni, su rival de centroizquierda, recorta las distancias y aspira a neutralizar a la derecha en el Senado.


"El domingo y el lunes, un paìs exhausto acude a las urnas: Italia, sexta economìa mundial en el grupo de los paises desarrollados y también la naciòn a la cola de la Uniòn Europea en cuanto a previsiòn de crecimiento para 2008 (0,6%). Democracia parlamentaria desde 1948 y paìs lastrado por el poder de la mafia, la picaresca y los exorbitantes privilegios de una clase polìtica desprestigiada por su avidez de dinero y prebendas.

“Italia tiene ganas de cambiar, de algo nuevo”. Walter Veltroni, candidato del Partido Democràtico, resumiò asì el sentir de muchos italianos, cansados de vivir en un paìs rico en el que se dan situaciones indignas de esa condiciòn, como unas infraestructuras obsoletas o una ciudad, Nàpoles, inundada por toneladas de basura.

Aunque los 47 milliones de italianos llamados a las urnas deberàn elegir entre 32 listas electorales y quince candidatos a suceder a Romano Prodi, primer ministro en funciones, el autèntico duelo serà entre dos candidatos: Silvio Berlusconi y Walter Veltroni, los lìderes de sendas formaciones politica que han fusionado a diversos partidos con el objectivo, que ninguno de los dos ha ocultado, de superar la tradicional atomizaciòn del panorama polìtico italiano y conseguir un sistema bipartista.

El primero de estos partidos, y favorito en todos los sondeos, es la fuerza polìtica Pueblo de la Libertad, liderada por el empresario de la comunicaciòn y ex primer ministro Berlusconi. En esta formaciòn confluyen Fuerza Italia, el partido fundado por Berlusconi, los postfascistas de Alianza Nacional y una pléyade de pequenas formaciones a los que después se uniò a la ultraderechista y secesionista Liga Norte.

Su principal y, en la pràctica, ùnico adversario es el Partido Democràtico del ex alcalde de Roma, Walter Veltroni. En octubre de 2007, tras ganar holgadamente unas primarias, este candidato aunò las principales fuerzas del centroizquierda italiano. Quedaron fuera del nuevo partido los comunistas y los verdes.

Desde el inicio de la campana, los sondeos han dado la victoria al populista Berlusconi, que en esta ocasiòn ha moderado algo su tradicional incontinencia verbal y se ha abstenido de llamar “gilipollas” a los votantes de la izquierda.

Sin embargo, Veltroni ha conseguido reducir notablemente la ventaja inicial de quince puntos que las encuestas atribuìan al candidato de la derecha hasta llegar a los entre cinco y ocho puntos que establecen las ùltimas encuestas.

Aunque la carrera a las urnas està ya en su recta final, no todo stà perdido para Veltroni. Como ya sucediò en las elecciones de 2006, cuando venciò Prodi, la ley electoral aprobada por el Gobierno de Berlusconi con la intenciòn de perjudicar a la izquierda podrìa volverse en su contra.

Esta ley, que hace que ningùn partido pueda tener una mayorìa amplia en el Senado, podrìa propiciar un empate técnico entre los dos grandes partidos en la Càmara Alta. El Senado italiano tiene un poder equiparable al de la Càmara de Diputados. Entre sus atribuciones, està, por ejemplo, la de quitar la confianza al Gobierno.

Si, como sucediò con Prodi, cuyo Gobierno cayò cuando un pequeno partido le retirò el apoyo de sus dos senadores, Berlusconi quedara con una mayorìa exigua en el Senado, el nuevo Gobierno que salga da las urnas nacerià con una fecha de cadicidad. Mucho se ha especulado en lòs ultimos dìas sobre una posible coaliciòn postelectoral entre Veltroni y Berlusconi. Ayer, el candidato progresista negò en rotundo esta posibilidad."


Questo è l'articolo che apriva una paio di facciate intitolate "Elecciones en Italia" su Publico, un giornale che distribuiscono in giro e all'Università.
I successivi articoli spiegavano i due grandi schieramenti politici; ribadivano la storia degli stipendi dei politici italiani (che sono il quadruplo di quelli spagnoli); accennavano a quello che loro chiamano il "retiro dorado" (e cioè che in Italia basta lavorare 2 anni 6 mesi e 1 giorno in Parlamento per avere diritto a una pensione di circa 4.000 euro al mese); e parlavano addirittura di Beppe Grillo che continua a sbraitare, chiama Berlusconi "Psico-enano", fa una crociata contro "Veltrusconi" e dice alla gente di non votare.
Per condire il tutto, una foto di Berlusconi e una di Grillo in formato gigante; e sopra alla spiegazione dei vari schieramenti, due 'fototessere' dei leader: Berlusconi sempre uguale (sembra che non abbia più espressioni ormai) e Veltroni ritratto con una benemerita foto da idiota.
Ieri in un altro giornale si chiedevano come facciamo noi Italiani a continuare a votare Berlusconi.

Signore e signori, ecco a voi l'immagine che, almeno in Spagna, hanno di noi.
Ma si potrà..???

Vi giuro, mi sono vergognata da morire.

mercoledì 9 aprile 2008

Hasta luego Barcelona!

Sono tornata nel mondo.
E ora tenterò di scrivere per riassumere un po' le vicissitudini degli ultimi tempi, connessione permettendo. (se non casca per l'ennesima volta, e se si velocizza un minimo dato che ci avrà messo 10 minuti a caricare la pagina di accesso al blog!)

BARCELONA
La nostra prima vacanza "indipendente".
Yo y Giordana a la descoverta de una nueva ciudad.
E' bellissimo sapete non fare programmi e girare a caso per una città che non si conosce. Mi ha ricordato un po' le "esplorazioni" del famigerato Inter-Rail, ormai -ahimè- quasi due anni fa...
Partite il 17 di marzo, il lunedì della tanto attesa da tutti semana santa, ci siamo da subito dovute arrangiare, perchè Enrico (l'amico di Gio' che ci ha ospitato) non ci è venuto a prendere in aeroporto, ma ci ha dato istruzioni per arrivare a Plaza Catalunia e da lì alla Rambla, dove ci è venuto incontro.
Enrico abita proprio su una traversa della Rambla (la famosissima via principale di Barcelona), verso la fine, e all'altezza di un locale che abbiamo poi preso come riferimento per ritrovare la casa, che si chiama "Fellini" (!!)... io pensavo fosse un cinema, e invece si è poi rivelata una discoteca muy bonita, dove c'era anche tanta bella musica! (una volta tanto!!)
Comunque sia, la nostra vacanza si è svolta in maniera un po' inusuale per me...
ogni sera aspettavamo che Enrico finisse di lavorare (fa il barman in un hotel) verso l'1 o le 2, dipendendo dai giorni, e poi ce ne andavamo tutti assieme io, Giordy, lui, un suo collega e la coinquilina in giro a caso fino alle 5-6 di mattina. (Oddio, non è che fosse proprio a caso, in realtà lo era per noi che non avevamo la minima idea di dove ci stessero portando.)
Notti brave insomma. Dunque sveglia a mezzogiorno come minimo (per ripigliarsi almeno un po'!) e colazione nel bar a fianco alla casa con strabilianti bocadillos de jamon y queso (panini cn prosciutto e formaggio). Strano ma vero, anche io per una settimana mi sono convertita alla colazione(-pranzo) salata. Buona sì (e utile per arrivare alle 10 di sera) però tutto quel salato appena svegli ti lascia una sete...
Altra cosa interessante è che l'acqua del rubinetto a Barcelona è acqua presa dal mare, desalinizzata e trattata in modo da renderla potabile. Il problema è che mi sa che la desalinizzazione non gli viene proprio benissimo perchè l'acqua rimane piuttosto salata e fa letteralmente schifo! Il vero problema è però che comprare bottigliette d'acqua minerale in giro ti costa un litro di sangue, e dato che io e Giordana siamo piccine picciò e non abbiamo inifiniti litri di sangue, dopo poco abbiamo concluso che ci conveniva di più bere qualcosa di alcolico (cerveza in primis) e così è finita che in quella settimana abbiamo bevuto più alcol che acqua.
In questo però, dobbiamo ammetterlo (e ringraziarlo!), ci ha aiutato anche Enrico. Ogni volta che passavamo da lui infatti ci sfornava due o tre cocktails da paura. Mai bevuto dei coctails così buoni, giuro! E dopo le sue fantastiche prodezze... il caro vecchio gin lemon "non la da più a bere a nessuno", come si suol dire. (pessimo giro di parole, lo ammetto)
De verdad però, nei nostri interminabili pomeriggi (che in Spagna durano grazie a Dio fino alle 9 di sera) io e Giordy abbiamo girato la città in lungo e in largo, possibilmente a piedi per risparmiare sui biglietti della metro, e ringraziando che Barcelona sia la metà di Madrid!
Credo che la cosa più bella sia stata rivedere il mare... per me e Giordana, che siamo sempre vissute in città di mare, è stato meraviglioso volver a verlo... è strano perchè quando sai che ce l'hai non ci pensi, non ci fai caso, magari capita anche che per una stagione intera non lo vedi... però sai che c'è, hai la consapevolezza che è lì... e poi c'è l'odore del mare, sempre... o ci passi sopra per sbaglio quando costeggi il porto e attraversi tornando il Ponte di Tiberio... e quel giovedì, quando tra uno spasimo e l'altro siamo riuscite finalmente a trovare la spiaggia (perchè, strano a dirsi, trovare una spiaggia a Barcellona è più diffcile di quanto si pensi)... lì ho capito davvero che non credo che sarei mai capace di vivere davvero lontana dal mare... e, stese sulla sabbia, davvero contente, con il vento gelido che ci schiaffeggiava e quell'odore impregnante e che ti resta nelle narici... lì Giordana ha detto una cosa bellissima... "cavoli, ho tutte le scarpe piene di sabbia... di solito lo odio, ma ora volevo proprio riempirle il più possibile..."
Il mare ti entra dentro...
Il tempo è stato pessimo e, come ormai noto ai più, il venerdì io mi sono ammalata (cosa che non mi succedeva dalla terza media credo) e al mio ritorno a casa sabato sera, avevo 40 di febbre e placche alla gola.

Telefonata alla mamma e pianto isterico.
Sono proprio fifona, si.
Dopo aver scoperto che qui non esiste la guardia medica, Esperanza (una delle mie coinquiline) è stata così gentile da accompagnarmi all'ospedale e aspettare un'ora e tre quarti con me.
Asì, Pasqua a letto, svegliata per lo meno 5 volte, tra auguri e preoccupazioni, dalle telefonate dei parenti, poveretti anche loro.

Però ora sono sana e salva, e sono tornata!! :D

E il 27 è arrivato Ste...

lunedì 17 marzo 2008

Nos espera Barcelona...

Venerdì al Palacio de Gaviria in centro.
Un vecchio palazzo ora adibito a discoteca. Strano ballare sotto altissimi soffitti affrescati. Peccato che qua, ovunque si vada, la musica faccia sempre abbastanza schifo. E' che sono troppo fissati con la musica latina, o quella spagnola in generale. Anche ovvio direte. Ma ogni tanto così, come ciliegina sulla torta, riescono anche a metterti su un bel pezzo del buon vecchio Eros Ramazzotti, che poi ora ha fatto pure una canzone in coppia con Ricky Martin. Vi lascio immaginare.

Sabato con Giordana a teatro a vedere il Don Juan in lingua originale.
Versione rimodernizzata con tette al vento, scene di sesso simulate in scena in maniera a dir poco impeccabile, e persino una "prima notte di nozze" svelata così, tra una gonna e l'altra delle mille donne che si affollano attorno al figurino del Don Giovanni.
Bello. Un po' stravagante ma bello.

Il tutto, per andare a letto presto e poter questa mattina alzarci e passare a dare un'occhiata al Rastro, il mercato delle pulci.
Tra una bancarella e l'altra passando in mezzo a una folla di persone, spiando tra una testa e l'altra le bancarelle di cacciaviti e utensili vari (sovraffolate ovviamente di vecchietti...). Morale: se vedi una bancarella attorno a cui si accalca un popolo maschile che va dai 60 aglil 80 anni, stai pur certo che sarà una bancarella di cacciaviti. Che poi mi chiedo io, cosa ci sarà di tanto interessante? In fondo abbiamo tutti un cacciavite in casa. Mah, ci sarà chi li colleziona. Comunque sia, dopo tutto il nostro giro, la conclusione è stata che questo famoso Rastro altro non è che un normalissimo mercato, come in giro ce ne sono tanti. Onestamente, facciamo più figura noi con la Montagnola. (ogni tanto un po' di patriottismo lo possiamo anche fare!)

In conclusione, domani ce ne partiamo io e Giordana per Barcelona. Un suo amico ci ospita, e noi ne approfittiamo.
Io fino a sabato, lei torna lunedì.

A risentirci a tutti alla prossima settimana!!
E buona Semana Santa!

mercoledì 12 marzo 2008

Malinconia...


La mia Mariannina è ripartita... se ne torna nella sua vecchia Roma, per ricominciare le lezioni e rimettersi a studiare.
E' strano accompagnare qualcuno all'aeroporto... qualcuno che se ne va... era già accaduto con mia mamma, e ho scoperto che mi mette un po' di malinconia. Ripercorrere sola tutto il lunghissimo tragitto che dai vari Terminal riporta alla stazione metro, mi fa strano. Mi fa sentire un po' sola, e un po' sperduta. Anche se a distanza di un mese dalla prima volta, sento che sto tornando a casa e che questo è il mio posto.
L'aeroporto (come del resto tutti i posti) è pieno di Italiani che vanno e vengono. Una ragazza seduta davanti a me in metro stava leggendo Dylan Dog... sono stata tentata di chiederle di prestarmelo. Io invece leggo il mio libro in spagnolo... chissà, così magari quando non parlo qualcuno pensa che sia davvero spagnola. E anche questo mi fa sentire più a casa.

In questi giorni abbiamo girato un po' la città, la Mary mi ha accompagnato correndo a finire (si spera!) gli ultimi giri burocratici del primo periodo, abbiamo parlato su Skype con Marco e Ste (che però non ha la webcam).

E ieri sera, per coronare la nostra ultima serata assieme qua, siamo andate all'Hard Rock Cafè.
Posto meraviglioso e musica meravigliosa. Alle pareti c'è attaccato di tutto, persino il completo mutande-reggiseno sadomaso che Madonna ha usato per non so quale concerto.
Peccato però che noi fossimo andate lì per berci una buona birretta, e invece hanno soltanto tre tipi di birra commerciali (tra cui la Coronita!).
Quando ho provato a chiedere al barista se avessero una cerveza roja, si è messo a ridere indicandomi l'etichetta di una bottiglia di birra che in effetti era rossa. E così abbiamo anche scoperto che qua la birra rossa si chiama cerveza tostada. Ma tanto poi non l'avevano comunque.

Dall'università di Bologna, a seguito di una mia mail un po' "infuocata" mi hanno risposto in maniera piuttosto scortese, e io ho nuovamente risposto cercando di non essere a mia volta scortese chiedendo loro di non essere scortesi.
La cosa mi ha un po' indisposta a dire la verità, e leggendo sul blog della Mary della gentilezza e della affabilità della gente a San Pietro Burgo, ammetto di avere provato un po' di invidia.
Grazie a Dio almeno qui gli spagnoli sono muy amables, e certe volte queste cose mi fanno davvero passare la voglia di tornarmene in Italia.

Giornata un po' malinconica... ma il mio oroscopo spagnolo stamattina diceva che la tristezza e la malinconia sono cose che passano e non stati pesistenti, fortunatamente!

Baci a tutti.

domenica 9 marzo 2008

E' arrivata la Mariannaaaaa...

Dunque dunque...

E' ARRIVATA LA MIA MARIOCCOLINAAAAAA...!!!!!!!! :)
Hi! Sono proprio contenta....

A dire la verità l'arrivo non è stato dei migliori, povera la mia stellina, perchè dopo essere tornate a casa dall'Aeroporto ci siamo accorte che non aveva più il portafoglio... gliel'avranno rubato probabilmente in metro... solo che assolutamente non ce l'aspettavamo, e il primo giorno poi!! Ci siamo rimaste un po' malino....

"una volta dicono che deve succedere" dice lei...

E così adesso andiamo avanti a prestiti e crediti... :P


Tra l'altro ieri per fare la denuncia ci hanno spedito da un capo all'altro della città, da un commissariato all'altro, per poi darci alla fine un numero telefonico dato che la denuncia va fatta per telefono, e poi tornare dopo un paio di giorni per firmarla... ma ti pare?? ma dico io, è una prerogativa della Spagna la disorganizzazione...???
Uff....

Comunque a parte questo inconveniente, va tutto benone!!

Sono stata felicissima di vederla di nuovo.
Venerdì sera siamo andati a una festa erasmus e ha man mano conosciuto le mille persone che ci ronzano attorno.
(Questa è Elèni, con una sua amica greca, al termine dell'ennesima serata coi tacchi... noi invece avevamo optato per le scarpe basse... :P)

Ieri invece siamo tornate al Joy, ma solo io, la Marioccolina e Giordana perchè gli altri nn c'è stato verso di trovarli (chi aveva il telefono spento, chi nn ha risposto né a chiamate né a messaggi). E poi mentre attendevamo che aprisse la metro abbiamo portato la Mary a mangiare i Churros con chocolate. :)

Dopo aver fatto le 6 e mezza-7 per due giorni di seguito siamo due cadaverini... mamma mia...

Stamattina alle 11 mi ha chiamato a casa la zia Paola e noi stavamo dormendo, mi ha svegliato Berenice con il telefono in mano!! Poi non so perchè ha chiuso all'improvviso dicendo che le si stava allagando la casa (!!) ma non ha spiegato perchè... io sono tornata a dormire e me ne sono ricordata quando mi sono svegliata alle 3! Proprio una brava nipote insomma!! Ma la mamma mi ha rassicurato, non era successo nulla.

Inoltre Giordana deve avermi attaccato i malanni, perchè da quando sono tornata da Salamanca ho di tutto, raffreddore, tosse, mal di gola, mal di testa. E dopo due sere passate in discoteca, a forza di urlare per farsi sentire, sono praticamente afona!!

E ora aspettiamo notizie della Marina, che dovrebbe tornare oggi dal suo viaggetto a San Pietro Burgo... hi, sono curiosissima di sapere come è andato!!

Che ridere, il tipo qui era uno che c'era sulla metro stamattina quando siamo tornate a casa... era talemente cotto che non si è svegliato neppure al capolinea.. secondo noi, avrà fatto avanti e indietro sulla stessa linea per tutta la mattinata!!


Ahahahahahahahahahah....................

martedì 4 marzo 2008

Segovia, Salamanca, Avila..



Venerdì, sabato e domenica ce ne siamo andate con un'ottantina di altri erasmus alla "gita" organizzata dall'ESN (Student Erasmus Network) a Salamanca, Segovia e Avila.

Tutte e tre cittadine piccine picciò, ma piene stracolme di meraviglie!


Salamanca è la città universitaria spagnola per eccellenza. La sua università è infatti la più antica della Spagna (nata attorno al 1200 mi pare) ed è famosa per la sua leggenda della rana de la buena suerte, una piccola ranocchietta posta in cima a un teschio scolpita sulla facciata principale dell'edificio dell'università. Si dice infatti che chi la trova, avrà fortuna e passerà tutti gli esami. Data la fatica e il tempo impiegato per trovarla (è veramente minuscola!) speriamo almeno che la leggenda si avveri e che porti bene..!!


Io e Giordy inizialmente ci siamo chieste a malincuore perchè non avessimo fatto domanda per Salamanca invece che per Madrid... è così carina... poi però ci siamo rese conto che in mezza giornata l'avevamo vista praticamente tutta, mentre invece in un mese che siamo a Madrid ci mancano ancora così tante cose da vedere... eh di'... i pro e i contro delle grandi e piccole città.


Anche se so che la mia mammina avrebbe forse preferito che io me ne andassi in una cittadina più piccina, magari a fare compagnia alla mia amichetta nordica in quel di Jyvaskyla.


Beh, nel frattempo che lei pattinava sul lago ghiacciato, io me ne stavo spaparanzata dopo pranzo a prendere il sole nella piazza principale di Avila ("piazza" che è grande una metà di piazza Cavour a Rimini).

Avila non è altro che una cittadina fortificata, sulla cime di una collina. Meraviglioso è arrivare completamente disinformati come eravamo noi e cominciare da lontano a vedere l'immensa cinta muraria che racchiude completamente tutto il centro della vecchia cittadella (tra l'altro mantenuta meravigliosamente!). A me ha ricordato un po' Gubbio, non so perchè (anche se ci sono molti meno sali-scendi).


Nel video seguente Elèni cerca di insegnare le bad-words in greco a Giordana. Lo metto tanto nessuno ci capirà un cavolo e neppure io mi ricordo già più che cosa vogliano dire!!






Ps: Carnet e immatricolazione effettuati con successo!
Siamo ufficialmente studenti della UAM, a tutti gli effetti!!!

mercoledì 27 febbraio 2008

Elegia

"The wall on which the prophets wrote
Is cracking at the seams.
Upon the instruments of death
The sunlight brightly gleams.
When every man is torn apart
With nightmares and with dreams,
Will no one lay the laurel wreath
When silence drowns the screams.
Confusion will be my epitaph.
As I crawl a cracked and broken path
If we make it we can all sit back
and laugh.
But I fear tomorrow I'll be crying,
Yes I fear tomorrow I'll be crying.
Between the iron gates of fate,
The seeds of time were sown,
And watered by the deeds of those
Who know and who are known;
Knowledge is a deadly friend
If no one sets the rules.
The fate of all mankind I see
Is in the hands of fools.
Confusion will be my epitaph.
As I crawl a cracked and broken path
If we make it we can all sit back
and laugh.
But I fear tomorrow I'll be crying,
Yes I fear tomorrow I'll be crying"



"Che ci resta? A noi niente.
L'assenza è peggio della morte. L'assenza causata dalla morte, intendo.
Gli spazi lasciati vuoti, i vestiti portati via dall'armadio, la sedia tolta in cucina, il cuscino senza più un'impronta in camera da letto.
I Buddisti non me l'hanno mai data a bere: il vuoto è peggio della morte, è la qualità prima della morte.
Sarebbe più giusto che esplodesse tutto, che il dolore fosse una miccia che scaraventasse tutto per aria."



Nonostante tutto... fa buon viaggio...

Viernes, Sabato, Domingo...

Un fin de semana davvero splendido..

Viernes
Prima a bere vino e smangiucchiare Tapas (stuzzichini vari, di verdura o carne, molto diffusi qua. potremmo quasi dire che sono un insieme di piatti tipici) con i nuovi coinquilini di Elèni, un Valenciano, un Argentino e la morosa di quest'ultimo, una Madrilena autentica. Simpaticissimi!! E' bellissimo perchè loro hanno sempre avuto almeno un erasmus in casa, in modo da cambiare spesso e conoscere tanta gente da un po' tutto il mondo. E infatti sanno un po' di tutte le lingue e hanno amici in giro per mezza Europa. Cavoli, che bello! Io e Giordy abbiamo un po' invidiato Elèni, perchè anche se ci troviamo bene in casa, i nostri coinquilini lavorano quindi ci sono poco e spesso se ne stanno per i cavoli loro.



Poi abbiamo raggiunto Andrea e Francesco in centro e ce ne siamo andati a zonzo da un posto all'altro. La cosa più scema è stata che abbiamo chiesto informazioni per trovare un locale e ovviamente abbiamo beccato degli Italiani, che vivono qui da tipo 3-4 anni e che ci hanno fatto un po' da guide turistiche della movida en la noche madrilena. E la serata si è ovviamente conclusa con una migrazione in massa verso gli ormai canonici Churros. Come poteva essere altrimenti...?



Sabato
Pranzo a casa di Elèni. Ci hanno invitato i suoi coinquilini, e hanno cucinato per noi una comida tipicamente spagnola, completamente a base di pesce, che è piaciuta pure all'Ele che il pesce non lo mangia!! Ci saranno stati tipo 10 o più piatti solo come antipasto, poi la classica Paella (che fatta in casa è tutta un'altra cosa!) e 3 dolci. Tutto meravigliosamente buono, ma devo ammettere che è stato un problema riuscire a tornare a prendere la metro, e la sera eravamo ancora piene!



La sera ci siamo imbucate a una festa a casa di una tipa greca che aveva conosciuto Elèni una settimana prima e l'aveva di punto in bianco invitata dicendole di portare chi voleva. Detto fatto.


Mi fa ridere il fatto che io abbia trovato delle amiche ritardatarie come e a volte più di me. Dovevamo infatto incontrarci alla fermata della metro per le 11. Alle 10 è arrivato un messaggio di Elèni dicendo che avrebbe fatto tardi che se potevamo posticipare l'appuntamento alle 11:30. No problem, anzi perfetto (anche perchè io ero ancora in accappatoio che parlavo su msn con Ste). Bene, alla fine Giordana è stata la prima ad arrivare (ed è arrivata alle 11:40), io la seconda (attorno a mezzanotte) ed Elèni l'ultima (verso mezzanotte e 1\4 quasi).

Non ce la possiamo fare!!

Dopo la festicciola siamo tutti andati al "Joy", una discoteca tutta fighettina, ma che ci è piaciuta un sacco e abbiamo deciso che ci ritorneremo. Anche perchè abbiamo conosciuto un tipo che fa il pr e che mettendoci in lista ci fa entrare gratis. :)

E ovviamente anche lì si sono aggiunte altre mille persone, ogni tanto arrivava qualcuno che ti salutava.. proprio bello!


La decisione femminile comune a fine serata è stata: mai più i tacchi se sai che ci dovrai camminare per tipo 8 ore di fila!!

(anche perchè abbiamo aspettato che riaprisse la metro alle 6 di mattina per evitare di prendere gli autobus, e quando siamo uscite dal locale sembravamo spastiche, ci tenevamo su l'un l'altra per il male ai piedi)


Domingo


Non ho fatto praticamente niente di niente.
Se non che ci siamo beccate io e la mia amichetta from Finland e siamo state al computer videochiamandoci per più di due ore.. è stato davvero bello vederla, spettegolare un po' assieme, ridere.. sembra di annullare le distanze per un po'...




Infine, domani consegno il mio primo trabajo, il commento del Carme 30 di Catullo... in spagnolo ovviamente! Le mie coinquiline sono state così gentili da correggermi la brutta copia, così l'ho potuto tranquillamente ricopiare in bella senza temere terribili errori grammaticali.







venerdì 22 febbraio 2008

Yo no se...

Dunque...
or ora sono nella mia cameretta a mangiare l'ananas (la pina tropical qui) mentre cerco di ricapitolare nella mia mente gli avvenimenti degli ultimi 4-5 giorni.





Beh... scorre tutto molto "normale"... perchè ormai, strano a dirsi, questa è la normalità.

Ogni giorno si è al Campus, ogni giorno anche se non ci si mette d'accordo ci si incontra tutti qua o là (quindi è perfettamente inutile mettersi d'accordo) e ogni giorno si mangia insieme alla Cafeteria Grande (e i pranzi vanno da un minimo di me e Giordana, a un massimo tipo oggi che ci siamo dovuti spargere per 10 tavoli diversi perchè noi eravamo tanti e anche perchè alle 2 e mezza-3 la caffetteria è talmente piena da farci quasi venire l'idea di sederci allegramente per terra).

Oltre a ciò, ce ne andiamo allegramente in giro io, Giordy ed Elèni (le tre grazie ormai!) per tutto il centro di Madrid e per tutti i negozi a provare scarpe e vestiti che poi ovviamente non compriamo.

E ogni giorno, proprio quando pensavi di avere finito, qualcuno ti comunica che ci sono ancora un numero indefinito di giri burocratici da fare.
E ti spediscono da un ufficio all'altro (esattamente come in Italia, ma guarda un po') per scoprire poi che quello che hai fatto nell'ufficio precedente non va bene e che quando vi ritorni l'ufficio ha chiuso nel preciso momento prima che arrivassi tu.
ti arrivano mail per comunicare che devi recarti nel tal posto entro il giorno seguente. E anche qui, io mi chiedo... ma non potrebbero avvisarti un po' prima..?? a quanto pare no, non ce la possono proprio fare.
(beh, in effetti qua hanno affisso gli orari e le aule delle lezioni il giorno stesso che sono iniziate, e su internet ancora non ci sono...)

E le scadenze sono sempre più vicine. E io ho mandato una mail all'Unibo per chiedere che mi spedissero un fax tre giorni fa, e non ho ancora ricevuto risposta e il fax non è arrivato.
E poi si lamentano pure. Vabbè....

Lunedì ho fatto il test di spagnolo, per vedere il livello perchè martedì sono incominciati i corsi.
Beh, udite udite, sono nel livello 2 (su 4). Bueno bueno. Pensare che non lo sapevo per niente!! Ora riesco tranquillamente a intavolare un discorso con chicchessia, e la mia coinquilina senegalese appena tornata da una decina di giorni di vacanza a Barcelona è rimasta molto piacevolmente sorpresa dai miei progressi. :)
Ormai mi sono abituata anche a passare da una lingua all'altra senza problemi.

Ultimissima cosa, mi sto spappolando il cervello per cercare di capire come potrò fare ad arrivare in Finlandia da quella persa della mia amica nordica, perchè l'aereo diretto parte solo da Barcelona (fa Barcelona-Helsinki) e mi hanno detto che da Madrid a Barcelona ci vogliono sulle 8 ore di treno o autobus e poi, una volta arrivata a Helsinki quanto ci vorrà da lì alla sperduta città in cui si è rifugiata la Vallongo....????
Yo no se....
Aiuto, le odio queste organizzazioni... soprattutto se sono così complicate.


"Ma non ci posso pensare oggi... ci penserò domani... si, domani... perchè domani, è un altro giorno..........."


E dopo questa citazione colta (chi vuol intendere intenda), bah, me ne vo a nanna...

domenica 17 febbraio 2008

Chocolates con Churros y Porros

E' di fondamentale importanza registrare il mio primo "incontro" con i Churros.

Ovvero, l'altra sera siamo uscite io e Giordana a bere qualcosa e dopo aver raggiunto Andrea, Jacopo e Francesco (che nel frattempo erano andati e vedere il concerto di Jarabe de Palo -erano esauritit i biglietti, ecco perchè noi non siamo andate -) ci siamo tutti diretti verso San Gines.
A dire la verità per trovare il posto ci è voluto un po' dato che i tres hombres si ostinavano a girare senza cartina.. va bene fare i fighi, i madrileni autentici.. ma se poi ti perdi!!


Comunque sia, finalemnte abbiamo trovato questo posto. In sostanza non è niente di diverso da una comune cioccolateria (a parte che sta aperta 24 ore su 24.. giuro!), se non fosse che assieme alla Chocolate ti danno anche i Churros (o Porros, a tua scelta) che altro non sono che sorta di grissini fritti, ma piu morbidi e che si pucciano nella cioccolata.

STRA-MEGA-BUONISSIMIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!
Anche se alle 3 e mezza di notte risultano un po' pesanti, bisogna ammetterlo.
Insomma qua, al posto di andare a prendere brioches e cappuccino, si piglia la Chocolate con Churros.

Da brava oca io però mi sono ricordata di fare le foto solo dopo che avevamo finito di sbaghinare.. sarà per la prossima volta (è sempre una scusa per tornarci!) :P




Inoltre, qua gli autobus girano tutta la notte e da Plaza de Cibèles ti portano da tutte le parti. Penso che se fossi nata qua non avrei mai preso né patente né patentino.. sono talmente efficienti e comodi i mezzi pubblici, che ne avrei fatto volentieri a meno!

W il risparmio energetico (e di fatica)!!
Ps: Nella prima foto sono Francesco (sx) e Jacopo (dx), nella seconda Andrea e Giordana.

venerdì 15 febbraio 2008

Fiesta de Bienvenido por Estudiantes Erasmus

Bienvenidos!!!

Cominciano le fiestas... hihihihi... (la mia mamma non sarà molto contenta, temo).

Ieri sera infatti c'è stata la prima fiesta appunto, organizzata dall'Erasmus Student Network (ESN), un'associazione internazionale presente in molte città d'Europa e gestita appunto dagli studenti delle varie università. Essa cerca di aiutare e favorire l'inserimento degli studenti stranieri nell'università e organizza anche parecchie iniziative: oltre alle feste, gite, viaggi, corsi vari, café lingua (vedi blog della marina) ecc.. Noi ad esempio abbiamo deciso che seguiremo il "Curso de Cocina", così impariamo a cucinare spagnolo.... :D

Comunque sia, la Fiesta è stata un successone, abbiamo conosciuto un sacco di altra gente.

Ragazzi... è pieno pieno pieno di Italiani... abbiamo colonizzato Madrid!!


Oggi a pranzo ero sola in casa, e ho guardato per la prima volta un po' di tv espanolita.

I notiziari (telediario) sono terribili, o almeno lo era quello che ho visto io. Molto sul genere di quelli americani, non mi è piaciuto gran chè. Beh che in effetti anche noi ci stiamo, ahimè, americanizzando sempre più.

Ma la cosa più bella sono stati "Los Simpsons".... vi prego fa spisciare guardarli in un'altra lingua, con altre voci, con Marge che dice: "Que guapa!" e Bart che dice: "Mierda!" e il commissario Winchester senza ovviamente l'accento meridionale..

Inoltre girava spesso il trailer di un film intitolato "Fisica o Quìmica" che dev'essere una roba tipo "Notte Prima degli Esami" da noi o simile, e la colonna sonora di fondo era una canzone di Nek... in spagnolo ovviamente!


Ultimissima cosa, le ragazze mi hanno detto che qua in marzo si vota...

E a me è venuto in mente che devo andare a sentire all'Ambasciata per aprile!!

mercoledì 13 febbraio 2008

Vita quotidiana

Ieri sera la nostra prima uscita notturna a Madrid, per il comleanno di Giordana (come avevo preannunciato). El Metro (qua è maschile) di Madrid di notte è identico al giorno, c'è sempre parecchia gente perciò non siamo state preoccupate.
Muy bièn!! :)

Sono ormai cominciate le lezioni, anche se per ora gli insegnanti stanno semplicemente spiegando i programmi e come si svolgeranno gli esami.
Qua l'università funziona un po' come funzionano le nostre superiori. Le ore di lezione sono poche, ma poi ti danno da fare i "trabajos" (lavori) e cioè in sostanza i compiti a casa. Ad esempio, la tipa di Literatura Latina già dal primo giorno ci ha commissionato il commento scritto di un carme di Catullo a nostra scelta tra i primi 59. Solo che io, non essendo ancora "immatriculada" (si deve aspettare una settimana dalla registrazione iniziale) e non avendo dunque il Carnet (il nostro badge universitario) non posso chiedere in prestito i libri in biblioteca. Ho provato a chiedere se con una copia del documento del mio stato di Erasmus potessero fare un'eccezione e prestarmelo lo stesso, ma a quanto pare anche qua in Spagna (e non solo nei rigorosissimi paese nordici -vedi Finlandia, un esempio a caso :P-) la burocrazia ha un suo certo qual peso.
Ordunque, aspetterò..
Comunque ho già chiesto alle mie coinquiline se quando avrò scritto questo commento, loro me lo possano correggere.

La vita al campus scorre normalmente. Tra gli appuntamenti e le chiacchiere sulle scalinate di fronte alla Facoltà o seduti sul prato, le "comidas" (pranzi) alla "Cafeteria Grande" (la mensa in sostanza) di economia, i repentini cambi tra le tre lingue ormai quotidianamente utilizzate (eh, dipende con chi parli!) e le traduzioni lampo.
Gli studenti stranieri più riconoscibili sono sicuramente i ragazzi (e le ragazze soprattutto) dei paesi nordici o dell'est, con la loro carnagione e i capelli così chiari, e la loro altezza (caratteristica qui non troppo comune).
Noi italiani invece ci confondiamo bene con gli spagnoli... finchè non apriamo bocca!!

Ieri sera, dopo aver fatto la conoscenza di un altro ragazzo (italiano anche lui, di Bergamo) abbiamo deciso che domenica ce ne andremo tutti assieme al mercato grande...
Ti ricordi Mary, quando in ogni città ,tedesca o danese che fosse, cercavamo meticolosamente tutti i mercati e mercatini...? Avremo comprato si e no due mele... ma da dove ci viene tutta questa passione...?? Forse perchè lì si trova tutta la tipicità dei paesi e delle città... mah...

Manana por la tardes me ne andrò a El Corte Inglès, un mega gigante centro commenciale alla Plaza del Sol in centro. Devo ancora comprare le ciabatte, una coppia di asciugamani e vedere di trovare anche una sim spagnola per il cellulare.

Ah! Oggi Dario e Lewis mi hanno mandato una mail ciascuno... non me l'aspettavo... e mi ha fatto proprio piacere... yo soy muy muy contenta! :)

lunedì 11 febbraio 2008

Campo de Cantoblanco


Prima giornata effettiva al Campo de Cantoblanco.
Sono iniziati effettivamente anche tutti i giri burocratici che mi impegneranno per tutto il mese a venire (e forse anche dopo... finiranno mai...??)
Arrivata alle 10 meno 1\4 alla Oficina de Relaziones Internacionales (l'ufficio apriva alle 10... in realtà qui tutto apre alle 10) per non rischiare di fare la fila, come la mia dolce mammina mi aveva caldamente raccomandato, ho dovuto aspettare fino alle 10 e mezza quasi solo perchè il ragazzo arrivasse. Dopodichè mi ha detto che necessitava di tempo per azionare il computer e mi ha invitato a tornare dopo un'ora almeno. Oscia, se la prendono comoda qui però! Comincio seriamente a pensare che in questo paese la più puntuale rischio di essere io!! (il che è tutto un dire)
Comunque il tipo è stato molto gentile, e a quanto pare tutte le cose si sono risolte...
SONO UFFICIALMENTE AMMESSA E REGISTRATA ALLA UNIVERSIDAD AUTONOMA DE MADRID, iscritta alla Facultad de Filosofia y Letras, departamento de Filologia Clàsica.
(leggesi la "g" con aspirazione pronunciata)

Sospiro di sollievo.

Siccome sono una brava estudiante, ho comprato anche da leggere un libro in spagnolo: "La casa de los espìritus" di Isabel Allende. Così magari leggendo imparo anche a scriverlo 'sto spagnolo!

Ho conosciuto parecchi ragazzi\e, anche se quasi tutti italiani purtroppo. Ma come inizio va bene lo stesso. Insieme a noi c'era anche una ragazza Greca, Eléna, che non parla spagnolo (e neppure italiano ovviamente) perciò è tutta la giornata che parliamo inglese e ho un casino in testa che ve lo raccomando!!
All'assemblea per gli studenti Erasmus ogni tanto le traducevo quello che stava dicendo l'insegnante e ad un certo punto, invece di tradurre in inglese, mi sono rivolta a lei direttamente in spagnolo... beh, sono contenta, vuol dire che sto cominciando a entrare nel meccanismo... :)
(mi faccio i complimenti da sola!)

E la cosa più bella è che non mi sento sola...
Anzi... domani sera usciamo tutti assieme a festeggiare il compleanno di Giordana, una ragazza di Roma conosciuta proprio oggi. E domani sera si festeggiano i suoi 23 anni, come fossimo tutti vecchi amici.
Avevi proprio ragione Mary...


(Ps: Ok... tra un po' la smetterò di scrivere tutti i giorni, prometto!)

Una comida colombiana, la Gran Via y una caipirinha a la fragola

Prima giornata da sola a Madrid.
Giornatina molto tranquilla devo dire.
Sveglia alle 11 (in realtà poi mi alzo un'ora dopo), e pranzo a base di cucina colombiana.
Avevamo ospiti due amici delle ragazze, ha cucinato Berenice (così ho appreso che si chiama la terza coinquilina, e che non è colombiana ma dominicana).
Una zuppa con pezzi di pollo, carote, patate e mais (pezzi di pannocchie proprio, non mais in scatola!) e sorta di costarelle di maiale cotte al forno per secondo. Il tutto accompagnato da riso bianco come sostitutivo del pane e succo d'arancia al posto dell'acqua. Aperitivo con la immancabile "cerveza".
Buono, buono... l'aspetto non era dei migliori, ma era tutto davvero buono!
A seguire il tutto caffè equadoreno, con aggiunta per chi voleva della schiuma di latte che io dall'Italia prontamente pubblicizzo (e produco anche col mio bricchetto per fare i cappuccini che mi sono portata dietro -assieme all'immancabile moca-)... è stata molto apprezzata!! :)
Solo che se vado avanti così rischio di diventare obesa in un mese!!
Tenedo conto del fatto che abbiamo pranzato alle 5 del pomeriggio... mi starò mica spagnolizzando..?? Di già??
Verso le 7 siamo andati in centro a cercare un router per il collegamento a internet, dato che fino ad ora lo possiamo usare solo una alla volta. Ma alla fine si è concluso che il wireless è più comodo e dunque niente router nuovo.
Abbiamo percorso tutta la Gran Via, il centro di Madrid, immensa strada tutta contornata da altissimi palazzi a guglia, tutti bianchi e illuminatissimi contro il cielo scuro della penombra. Meravigliosa. E' tutto così grande, e imponente che ci si sente tutti un po' piccini ("pequeni"). E' un po' come Roma. Ma qui si respira un'aria diversa.. è tutto più nuovo.. non so.. ma mi ha fatto uno strano effetto. Ed ero davvero felice..
In compenso poi ci siamo fermati in un pub e io ho bevuto una caipirinha alla fragola alle 8 di sera! Qui la caipirinha si chiama così, anche se loro neppure sapevano cosa volesse dire "fragole" (da loro "fresas")... mi sono chiesta perchè non se lo fossero mai domandato... fortuna che poi hanno conosciuto una italiana per bene che glielo ha spiegato... :P

Quando sono in tanti a parlare e parlano tra di loro io non capisco quasi niente. Ma mi piace starli ad ascoltare, e pensare che magari tra un mesetto o due riuscirò a parlare perfettamente come loro.
Sono fiduciosa e contenta.

Spero che domani (cioè, in realtà già oggi) vada tutto per il meglio con l'Universidad.

Bèsos a todos!!

sabato 9 febbraio 2008

"E' l'inizio di una nuova era anche per me..." .....SPEREMMA!!

Bene bene bene....
Finalmente comincio questo blog... (da Madrid, ascoltando "ma che freddo fa" di Nada)
In realtà qua è caldissimo e credo che il mio montone rimarrà ben bene nell'armadio, finchè il primo che mi verrà a trovare non mi porterà qualcosa di più leggero e si riporterà a casina a Rimini dalla mia mamma il mio montoncino (molto offeso di non essere utilizzato!)

Comunque sia, ora rendo pubbliche le mie terribili peripezie...
I primi due giorni sono stati un calvario..!!
Arrivate qua, dopo 11 ore di viaggio con quattro valigie (si scrive così..??) e tre borse, io e la mia mammina ci siamo recate in Avenida M. de C. dove ci doveva attendere un amico delle mie attuali coinquiline perchè loro lavorano fino alle 7 di sera. Essendo però che, tra aereoporto e metro, abbiamo fatto più tardi del previsto il tipo se ne era bellamente andato senza dir nulla e noi arrivando non abbiamo trovato nessuno. Abbiamo aspettato nel cortile dalle 6 fin quasi alle 8, impanicate perse pensando che ci avessero tirato un bidone!! Alla fin fine comunque è arrivata Lissette (la tipa con cui avevo parlato per e-mail) si è scusata e ci ha fatto entrare.
La mia è una stanzettina piccina picciò, ma si sta bene.
Le donnine che abitano con me sono Lissette appunto (21 anni, equadorena), Esperanza (26 anni, africana ma non so di dove esattamente) e una terza ragazza di cui ancora non ricordo il nome (22 anni, colombiana).
Una casa multietnica!! :)
Loro lavorano tutto il giorno e se ne tornano a casa solo di sera, quindi ho tutto il giorno l'appartamento per me.
Comunque, anche se non l'hanno detto apertamente, sembra che Lissette e l'altra ragazza stiano assieme dato che stanno in doppia con letto matrimoniale, lavorano insieme e fanno tutto in coppia.
(teoria mia e di mia mamma che ovviamente andiamo in giro spettegolando su tutto e tutti)

Il giorno seguente ci siamo recate al Campo de Cantoblanco alla Universidàd Autònoma per registrare il mio arrivo e sbrigare le prime pratiche.
Udite udite... NON ERO SULLA LISTA DEGLI STUDENTI ERASMUS DI CUI LORO ASPETTAVANO L'ARRIVO!!
In sostanza, non è arrivato loro il mio Learning Agreement (il piano di studi concordato) e quindi pensavano che avessi rinunciato alla borsa...
Dio... volevo mettermi a piangere dal nervoso!!
Inoltre dato che era venerdì, l'ufficio stava chiudendo e quindi mi tocca aspettare fino a lunedì per sapere esattamente come si evolveranno le cose. (anche se sembra che si possa sistemare tutto)
Solo a me ste cose...
Figuratevi mia mamma con che animo è ripartita oggi, lasciando una figlia da sola a Madrid senza neppure sapere se mi accetteranno o no!

Eh vabbè.. speriamo bene..

Ora, dopo questo sproloquio, vedo se riesco a capire come funziona il resto di questo blog.

Hasta luego!!

domenica 6 gennaio 2008

Yo soy aqui!!

E' vero è vero...
oggi ho aperto il blog...
ma questo blog aprirà effettivamente i battenti soltanto quando me ne partirò...
Ordunque, armatevi di pazienza e attendete (anche se temo che dovrete armarvi di pazienza ben più dopo!)

Hola! :)